mercoledì 10 settembre 2008

Riposo forzato


A quanto pare è stato avviato uno studio scientifico su quale fonte di energia alimenti i neonati.

Mio padre, grande luminare scientifico, nonchè sparaballe di prima categoria, afferma che tutti andiamo a pile atomiche, con la differenza della grandezza.
Nei neonati le pile sono più piccole (dato il contenitore) e le attività che il corpo deve svolgere sono limitate: nel mio caso assumo un solo alimento, deambulo poco, guardo molto ed evacuo, qualche volta. Di conseguenza ho bisogno di poco tempo per ricaricarmi (in ogni caso dormo più di mio padre).
Negli adulti le pile sono grandi, ma hanno più o meno la stessa dimensione degli adolescenti (punta massima di iperattività). Diversamente le attività che svolgono sono enormi: mangiare (diversificato), lavorare, studiare, relazioni sociali, sport, evacuare (se se ne ha il tempo), stare appresso a noi, e chi più ne ha più ne metta.
Risultato: mia madre (il totano) è collassata e adesso è in riposo forzato.
Dice che per il mio bene devo riguardarmi e quindi non mi permette di scrivervi, ma io, ogni tanto, sgattaiolo via e vi racconto le nostre (dis)avventure!
Adesso è meglio che ritorno nel lettino: l'ho sentita muoversi nel letto, forse ha gli incubi.
Sento che dice: "Puzzo, ti prego a mamma, vuoi smetterla con le coliche? E chiudi quegli occhiucci belli, altrimenti te li chiudo io con l'Attack!"
Forse è meglio che mi sbrigo!

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