domenica 31 agosto 2008

Chissà perchè capitano tutte a me...

Essere futuri dominatori dell'universo ha un lato negativo: si è incompresi!

E quindi soli!

Provo a spiegare ai due miei sottoposti che, rare volte, ho fame, ma sembrano intendere altro.
Provo a dirgli che ho sonno, ma mi sballottonano per tutta casa.
Provo a ripetergli, urlando, che ho le coliche, ma mi schiaffano a letto con le ninne nanne.

Vi racconto che è successo stanotte.
Ore 23.30, appena finito di mangiare, pancino pieno, in grazia di Dio.
Il totano mi guarda ed esordisce con "ma il mio pupetto santo non ha sonno?".

Ora, non so voi, ma io, finito il lauto pasto, preferisco fare una bella gattonata sul lettone, e lo spazio lo voglio TUTTO! Quindi, vedo un orso grosso e peloso che sta sdraiato in un lato e mi avvicino, gli sfodero il mio più bel sorriso sdentato e lo invito ad andarsene.
Lui dice qualcosa tipo "paraculo".
Mi hanno insegnato ad essere gentile, quindi, calmo, gli risfodero il mio sorriso durbans tutto gengive e lo invito ad accomodarsi altrove, in fondo questo è il mio terreno di caccia.
Mugugna qualcosa e si gira dall'altra parte.
Striscio/gattono verso il suo vello e lo prendo.
lo tiro con una botta secca.

Mai sentito un orso ululare, dev'essere luna piena...

Comunque salta dal letto, scatta e dice parole senza senso, saltando come un ossesso e allungando le braccia dietro la schiena in una danza a me sconosciuta.

Mi giro verso il totano, che mi ricambia un sorriso complice.

Mi abbraccia forte e mi sommerge di baci.

Vedo due escrescenze adatte per le mie unghiette appena ricresciute (ancora devo capire perchè mi chiamano Ghiottone) e le afferro e tiro...

Penso che stanotte dovrò cambiare terreno di caccia.

venerdì 29 agosto 2008

Voglio Telefono Azzurro!!!!!

Ieri ho sfangato i lavori manuali (lavare la macchina) ma forse sarebbe stato meglio...

Dopo un inizio abbastanza normale (saluti, baci, pappa) mi è sembrato di essere finito in un film horror dove il protagonista viene inseguito dal Killer con la mannaia!

- passeggiata a villa con mamma, papà, amica e figlio mio coetaneo, polvere, acqua, cani, gatti, cavallette, innondazioni. Come disse qualcuno a confronto il Vietnam sembrava Disneyland.

- ritorno a casa con carrozzina su terreno accidentato peggio del tagadà con una fame che mi sarei mangiato un piccione crudo al volo.

- rientro e assalto alla tetta all'arma bianca, ciuccio selvaggio e borraccia vuota: mamma era talmente stanca che è crollata addormentate con me attaccato! Intervento di papà che mi ha dato l'acqua (ha usato l'espressione "strilli peggio dell'aquila calva della california e se non la smetti ti tiro il collo come ai polli", appena capisco che vuol dire lo secco con la mia spada laser).

- rigurgito selvaggio per tutta casa: non avevo voglia di fare il ruttino dopo tutto quello che era successo.

- coliche 1, la genesi: un mal di pancia come non ne avevo da mesi...
sarà per il ruttino mancato, sarà per la campagna bellica a villa, ma avevo le budella che si contorcevano. L'aquila calva in confronto a me era un'allodola.
Ho raggiunto decibel che neanche il grande mazinga. L'unica cosa che mi ha fermato è stata la padellata in testa di mio padre: mi ha lasciato un po' di mal di testa, ma almeno ho dormito per qualche ora (e, a quanto pare, loro sono riusciti a mangiare e vedersi qualcosa alla televisione).

- coliche 2, la vendetta: ore 23.30, le luci si spengono, i capi si poggiano sui guanciali, le effusioni finiscono e un "buonanotte" viene scambiato. Poi inizia il conto alla rovescia: 10, 9, 8, 7, 6, 5, un fruscio si ode nel silenzio assoluto della dimora, 4, 3, 2, gli occhi si spalancano, le orecchie si appizzano, una voce rompe la stasi: "vai a vedere che succede", 1...
Alzo la mia testolina quasi calva, nella penombra riconosco l'essere peloso per quello che deve essere mio padre, noto che in mano non ha più la padella, lo sguardo è misto tra l'assonnato e il supplice; un lampo fulmina la mia mente, pregusto la vendetta, anche se va servita fredda. Apro la bocca ma non proferisco suono. Lo sguardo sta perdendo l'assonnatezza e incrementando la supplica. Faccio il mio sorriso più smagliante senza denti: è ormai mio. Il brontolio inizia basso e gutturale. Mi prende in braccio e mi culla. Iniziamo a salir di qualche tono e passare dalla gola al palato. Lo sguardo è terrorizzato. Articola parole senza senso quali "ti prego, non anche stanotte", "non volevo farlo", "chiedimi tutto, ma torna a dormire". Il grido si inizia a fare più squillante, l'aquila calva di prima adesso, al mio confronto, sarà afona. Ho stabilito il record di nota sul pentagramma!

Quello che è successo dopo non mi è molto chiaro ma penso sia:

* I vicini bussano chiedendo di staccare l'allarme
* Abbiamo una volante della polizia, due dei carabinieri e un carro armato dell'esercito (non sapevo fosse in città, lo avrei coinvolto prima) con tutti in assetto da guerra che urlano di far uscire gli ostaggi, e che il negoziatore è in arrivo
* Il Programma SETI ci avverte che forme di vita aliene hanno risposto al richiamo, mi hanno offerto una borsa di studio e un fondo fiduciario per diversi miliardi
* si è presentato un nano verde con le orecchie a sventola e un bastone e mi ha detto che la forza scorre potente dentro di me
* E' arrivato un altro vestito di nero e mi ha invitato a unirmi con lui al lato oscuro, poi ha iniziato un duello con il nano, sono usciti dalla finestra e crivellati di colpi dalle forze dell'ordine che stavano fuori
* Un tipo asessuato biondo, con un lenzuolo addosso, un po' d'ali sulla schiena, una spada in mano e una tromba sull'altra mi ha chiesto di fare da solista al loro coro, quando voglio

Così imparano ad attaccarmi il porta ciucco sulla pelle della spalla!

giovedì 28 agosto 2008

Pixar, chi è costui?

Ieri, per il mio complemese, papà mi ha fatto vedere l'ultimo corto della Pixar, Presto.

Ebbene, l'ho visto per tutta la notte: appena sono cascati dal sonno sono uscito dalla gabbia (si erano dimenticati la rete da pesca), ho gattonato fino al salotto (con il culetto a pizzo, dice il totano), mi sono arrampicato sulla sedia del barbone calvo (che mi somiglia vagamente, specie nella capigliatura), ho accesso il computer, andato su you tube e rivisto a schermo intero!

Spettacolare, come si sul dire "un crescendo rossiniano di gag".

L'unico problema è stato questa mattina, quando papà si è alzato, è entrato in salotto e mi ha visto seduto a smanettare e ridere...

Si è alterato, ha detto che la notte devo dormire e non stare davanti a un monitor, che poi sballo tutta una serie di cicli che mi fanno male (circadiano e roba simile), che mangio male, voracemente e poi mi vengono le coliche, che mi fa male la pancia e faccio gli incubi.

Io gli ho fatto notare che avevo solo cinque mesi, ma lui ha proseguito con questa filippica che ha fatto pure tardi al lavoro.

Alla fine è arrivata mamma (il totano) che mi ha messo una tetta in bocca, ha dato un bacio sulla fronte a papà e a risolto con: "Va bene, ma adesso fallo mangiare, poi gli faccio fare il ruttino. Tu vai a lavoro e quando torni andate insieme fuori e gli fai lavare la macchina".

Ecco, ora mi toccano pure i lavori minorili di sfruttamento.
Dove ho messo il cellulare con il numero di telefono azzurro...

mercoledì 27 agosto 2008

E sono cinque...

Oggi, con mio sommo gaudio, compio cinque mesi.

Non sembra ma di cose, su questo pianeta, ne ho imparate:
- di solito ci sono due esseri che ti seguono in maniera costante e vengono chiamati mamma e papà, nel migliore dei casi hanno una pazienza biblica, altrimenti danno di matto.
- ci sono altre persone che girano intorno chiamate nonni e zie: ma quanto hanno procreato!!!!
- tra i discorsi con altri esserini come me, figli di colleghe "consultorio" di mamma, dovrebbero esistere anche altre persone chiamati fratelli e/o sorelle, ma da come ne parlano devono essere delle noie...
- ho sentito che esiste anche un'altra categoria chiamata "cugini" con cui dovrei avere varie relazioni sociali; se ho ben capito discendono dalle zie e nel mio caso dovrebbero essere milioni. Quello che non capisco è, se la zia è una sorella dei miei genitori e questi sono figli unici, da dove spuntano? Mah, devo indagare...
- ieri ho visto il mare dopo quasi tre mesi: era più zozzo dell'altra volta ma vedere il tramonto dal pontile è stato bello. Papà ha detto che mi ci riporta e fa pure un po' di foto con me sul pontile. Spero non mi voglia buttare di sotto!
- devo ancora capire come mai mi addormento tra i miei genitori e mi risveglio in una gabbia con sbarre e rete. Questa cosa mi inquieta e ogni volta che provano ad avvicinarmi alla gabbia io insorgo!
- papà dice di volermi portare al lavoro: che sia una nuova forma di sfruttamento minorile?

Torno a dormire, che ieri ho fatto le ore piccole.

mercoledì 20 agosto 2008

Chi cambia il pannolino?

Ora, capisco che i più fortunati hanno più servi a loro disposizione, ma solitamente, per la stragrande maggioranza, le opzioni si risolvono in due persone: Mamma e Papà.

A chi dei due deve toccare l'onore incommensurabile di cambiare il pannolino al sottoscritto?

A mio giudizio la persona che più mi ama, che quando vede cosa c'è dentro non esclama con fare disgustato "ma che cosa hai mangiato?", non si presenta con scafandro, maschera antigas e guanti per il trattamento dei rifiuti tossici, mi pulisce *bene*, in ogni piega e anfratto tutto quello che ho generato, mi spalma la crema emoliente e nel frattempo mi intrattiene con canzoncine, pupazzetti e quantaltro (non potete capire quanto sia scomodo stare sdraiati sulla schiena, con una persona che ti sollevala parte inferiore per le gambe e ti infila strane cose nel didietro, manco fosse un film porno!)

Quella persona, purtroppo, è la crasi delle due summenzionate perchè
- mia madre (il totano sotto controllo mentale) fa tutto quello che deve fare, ma non ci mette passione, non me la fa vivere come una espserienza positiva, ed ogni volta che si avvicina il cambio di pannolino, io ho paura e la faccio quando non ce l'ho addosso (forse è anche per questo che si incazza????).

- mio padre (l'altro) è molto più giocoso, quando mi cambia gioca con me, mi canta le canzoncine, mi gingilla con i pupazzetti, mi rigira da tutte le parti per controllare che sia pulito dapperttutto, mi passa la crema emoliente, mi soffia per asciugare, mi fa i massaggi al corpo e i "bru" al pancino, ma ha la velocità di esecuzione di un bradipo zoppo e narcolettico, tanto che quando ha finito di fare il cambio (e riallacciare tutti gli automatici) è già ora di riniziare.

Io capisco di essere il primo nato in questa famiglia di pazzi, ma un manuale per il perfetto cambiatore di pannolini lo potevano pure fare!

E ovviamente l'hanno fatto!

Qui di seguito vi allego il cambio del pannolino in dieci mosse, che quel santo di mio padre conosceva da almeno dieci anni e (furbo) non ha mai voluto rivelare alla moglie (ora capisco perchè ci impiega cinque ore ed è mamma che svolge tutte le faccende di casa!)

  1. Il pannolino può essere cambiato per tre ragioni:
    1. Perchè lo dice la mamma
    2. Perchè lo dice la suocera
    3. Perchè il bimbo ha cagato.
    Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua drammaticità. Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede la presenza della merda. Di solito accade così. La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un po' e dice, con voce gaia e piuttosto cretina: "E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino, cosa ha fatto l'angioletto?". Poi la mamma va di là e vomita. A questo punto si riconosce il padre di destra e il padre di sinistra. Il padre di destra dice: "Che schifo!" e chiama la tata. Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare.
  2. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio. Il fasciatoio è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite per sempre, tra queste la giovinezza. Comunque è studiato bene: ha dei cassettini vari e un piano su cui appoggiare il bambino. Far star fermo il bambino su quel piano è come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino. E' fondamentale non distrarsi mai. Il neonato medio non è in grado quasi di girarsi sul fianco, ma è perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si allenino nella pancia, in quei nove mesi che passano sott'acqua. Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene.
  3. Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino contenente quello che Gadda chiamava "l'estruso". E' il momento della verità. Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre. La zaffata è impressionante. E' singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti dall'intestino di Bukowski, non di tuo figlio. Ma tant'è: non c'e niente da fare. O meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza. Io, ad esempio, mi son convinto che tutto sommato la merda dei bambini profuma di yogurt. Fateci caso: se non guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su una confezione famiglia di Yomo doppia panna. Se guardate è più difficile. Ma senza guardare? Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi risultati: adesso quando apro uno yogurt sento odor di merda.
  4. Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo sù come una gallina. Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta. Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a cinque salviette. A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa si stare appesa come un idiota, da uno strattone: se non vi cade, riuscirà comunque a spargere un po' di cacca in giro. Tamponate ovunque con le salviettine profumate. Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il sedere del bambino. Posate le salviettine usate nel pannolino e richiudetelo. A quel punto la vostra situazione è: nella mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio. Nella mano destra, una bomba chimica.
  5. NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra. Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso profumo di yogurt che si spande per l'aria. Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi passate all'olio. Ve ne versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno immediatamente giù verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da lì spariranno nell'underground dei vostri vestiti. La sera ne troverete traccia nei calzini. Completamente lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calvè e del gesso liquido, ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc. A quel punto avete praticamente finito. E a quel punto il bambino fa pipì.
  6. Il bambino non fa pipì a caso. La fa sul vostro maglione. Voi fate un istintivo salto indietro. Errore. La trota, finalmente libera, si butta giù dal fasciatoio. Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l'accaduto.
  7. Prendere il pannolino nuovo. Capire qual'è il lato davanti (di solito c'è una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli). Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere. Il sistema è stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude. Sì, ma quanto si chiude? Così è troppo stretto, così è troppo largo, così è troppo stretto, così è troppo largo. Si puo arrivare anche ad una ventina di tentativi. E' in quel momento che il bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente manifesta una certa delusione, cioè inizia a gridare come un martire. Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore.
  8. Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e provare a rivestire il bambino. E' questo il momento dei poussoir. Quando Dio cacciò gli uomini dal paradiso terrestre disse: "partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con i poussoir". Per chiudere un poussoir bisogna avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale, culo della madonna. Il numero di poussoir presente in una tutina è sorprendente e, perfidamente, dispari.
  9. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete praticamente finito. Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco: il culetto si arrossirà. Pensate ai bambini in Africa e concludete: si arrossirà, e che sarà mai. Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma. Lei chiederà: "L'hai messo il borotalco?". Voi direte: "Si'". Con convinzione.
  10. Ripercussioni fisiche e psichiche. Fisicamente, cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una partita di tennis. Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono e in pace con se stesso. Per almeno tre ore è convinto di avere la nobiltà d'animo di Madre Teresa di Calcutta. Quando l'effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino e un po' di destra. Alcuni si spingono fino a consultare il settore 'Decappottabili' su Gente & Motori. Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giù. Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano. In casa li avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri e un singolare, acutissimo profumo di yogurt.
A presto.

lunedì 18 agosto 2008

Mahna Mahna

Ora, capisco che mio padre sia rimasto un bambinone (e forse è per questo che non ha presa su di lui il controllo mentale) ma ieri, mentre ero alle prese con le mie solite coliche serotine, mi ha fatto un balletto con gli orsetti cloni.

Più tardi sono andato alla ricerca su internet ed è uscito fuori questo filmato, che vi allego.

Fatevi quattro risate con me!

venerdì 8 agosto 2008

I Robottoni!

Ieri mio padre, dopo esser passato per "Il dono del cervo", "Ninna Nanna" di Pippo Franco, "Jump down, turn around" ed altre calzoncine che non vi sto ad elencare (un elefante, si dondolava, sopra il filo di una ragnatela ...) è partito con qualcosa che mi ha molto interessato.

Atlas Ufo Robot!

Ora, io capisco che erano gli anni 70 e quindi anni di piombo, ma il paroliere che si era fumato????

"Mangia libri di cibernetica, insalata di matematica e a giocar su Marte va!"

All'inizio avevo sperato fosse sotto il mio controllo mentale, ma poi, ricordandomi che lui ne è immune (non come la totana che ha sposato, nonchè mia madre) gli ho chiesto che cosa fossero quelle storie.
Speravo fosse il caldo!
Invece mi ha risposto: - No Puzzo. devi sapere che questa è la prima canzone sui Robottoni che è stata fatta nel lontano 1978, e qui in Italia era la prima serie ad andare in onda (un pozzo di scienza) .

Adesso mi sto rifacendo una cultura e vi invito tutti (pena l'attuazione dell'ordine 66) a trovare quanti più Robottoni possibili, con annesse sigle.

Io ho trovato:
Astro Robot
Baldios
Daikengo
Daitarn 3
Daltanious
Danguard
Gaiking
Gakeen
Ginguiser
Godam
Godsigma
Goldrake
Gordian
Gundam (inchino)
il grande Mazinger
Jeeg Robot
Jet Robot
Mazinga Z
Trider G7
Ufo Diapolon
Vultus V
Zambot 3

martedì 5 agosto 2008

Ho scoperto i clonatori!!!!!!!!

Quasi un mese è passato dall'ultima volta che sono riuscito a scrivere in queste colonne.

Esco da un periodo disastrato: ho avuto di tutto!
Quei due che si spacciano per genitori non riescono a farmi passare una settimana senza qualche malanno. Ora li denuncio a telefono azzurro.

Ma una cosa di buono è successo: ho scoperto dove vivono i Kaminoani.

E' un capannone con una scritta gialla su sfondo blu, hanno tute gialle sopra e blu sotto e sfornano orsetti tutti uguali che si chiamano blund.

Adesso ne ho cinque appesi per un piede nella stanza della piscina.