Porta di Roma, data astrale 2010-01-03.
Secondo giorno di saldi.
Diario del primo ufficiale.
Ci ritroviamo, dopo un tunnel spazio temporale, in questa landa.
La nostra astromobile ha percorso il raccordo (anulare) in meno di mezzo miniciclo, che io ho passato a meditare sull'universo.
Il Capitano ha trovato dove attraccare non distante dallo spazioporto.
Dopo una breve discussione con l'addetta ai rifornimenti se l'attracco era consono ("siamo una famiglia, quindi qui ci parcheggio!!!") sono stato spostato dal sedile di controllo a quello deambulante.
E' seguita una breve visita alla fabbrica dei clonatori (svedese e gialloblu) perchè già si sapeva cosa serviva (incredibile!!!) e dopo c'è stato il trasbordo verso la "Piscina".
All'inizio non capivo perchè la chiamassero così, ma poi è stato chiaro: ci si fanno le vasche!
Ho visto cose che voi, upiedi, non potete immaginare:
nane di mezzo metro con tacchi di mezzo metro;
bambine (s)vestite come bambole gonfiabili, e gonfiate uguali;
truzzi tatuati con i pantaloni dalla cinta al ginocchio;
mummie truccate da clown;
alieni che parlavano una lingua simile alla nostra, ma con accenti totalmente diversi.
E tutte queste cose rimarrano scolpite indelebili nella memoria.
E' tempo di volare.
Infatti il Capitano, in disaccordo con il commissario di bordo, ha ben pensato di farmi passeggiare libero in mezzo a questa fauna!
E ho capito un'altra declinazione del perchè la chiamano "Piscina": sono scattato in mezzo a questa selva di gambe e ruote dei carrelli con l'agilità propria di uno gnomo di 21 mesi, e mio padre, per riprendermi, si è dovuto tuffare tra la folla per recuperarmi.
Fortunatamente è un bravissimo nuotatore!
Mi sono divertito tantissimo e spero che si possa replicare presto: tutto il viaggio di ritorno l'ho passato a rigenerare le pile con gli occhi chiusi (dicono che russassi)!!!!
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